Con l’avvio del piano di iper ammortamento varato dal Mise per il 2017 è boom di richieste per i fornitori di tecnologia alle Imprese. In Puglia l’azienda coratina MBL Solutions, specializzata nel settore della meccatronica e robotica, ha già incrementato dell’80% gli ordini rispetto al 2016. Ma si può fare di più, creando più consapevolezza nelle potenzialità delle piccole imprese.
E’ la quarta rivoluzione industriale quella che vede protagoniste le imprese italiane, chiamate ad integrare sempre più tecnologia e intelligenze artificiali all’interno dei propri processi industriali. Un intervento doveroso nell’ottica di una migliore competitività a livello internazionale e per una ottimizzazione dei costi.
E’ “Industria 4.0” uno dei temi caldi della politica e del mondo dell’imprenditoria che nel 2017 per molte imprese può significare un concreto aiuto da parte dello Stato per l’ammodernamento dei propri impianti produttivi. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha presentato il piano del Governo di iper ammortamento per l’Industria 4.0 che punta a mobilitare nel 2017 (dal 1 gennaio) investimenti privati aggiuntivi per 10 miliardi, 11,3 miliardi di spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione con focus sulle tecnologie dell’Industria 4.0, più 2,6 miliardi di euro per gli investimenti privati early stage. Il provvedimento propone un mix di incentivi fiscali, con lo scopo ultimo di favorire e incentivare le imprese ad adeguarsi e aderire pienamente alla quarta rivoluzione industriale.
Si tratta di una interessante opportunità per le imprese e per i fornitori di innovazione per i quali si aprono nuovi e svariati scenari.
In Puglia tra le aziende che offrono innovazione c’è la MBL Solutions, attiva dal 2005 nel settore della meccatronica e robotica industriale. Il gruppo di ingegneri di Corato, attivi negli ultimi anni nello sviluppo di applicazioni industriali con l’utilizzo di robot collaborativi di ultima generazione e sistemi di visione artificiale per il controllo smart dei movimenti, ha già incrementato dell’80% degli ordini in portafoglio rispetto al 2016 grazie al piano Industria 4.0. Un bel risultato per l’azienda pugliese che ha già progettato e realizzato impianti per l’innalzamento della tecnologia industriale in diversi settori: “Nel settore dell’Ecologia – spiega l’Ing. Luigi Maldera Amministratore della MBL Solutions – abbiamo progettato e realizzato un impianto robotizzato di inscatolamento per i sacchetti della raccolta differenziata su 8 diverse linee di produzione insieme ad un impianto intelligente di pallettizzazione unico per tutte le linee; nel settore dell’Agricoltura, invece, un impianto automatico per la produzione di teli in polietilene per la copertura di vigneti e frutteti, per proseguire nel settore Imballaggi, per cui abbiamo realizzato un impianto robotizzato intelligente per la etichettatura di bancali in uscita dalla linea di produzione, studiata appositamente per rilevare le dimensioni del bancale, applicando le etichette nella corretta posizione e leggendo tramite lettore barcode il codice riportato sulla etichetta”.
La grande opportunità dell’Industria 4.0, però, pare essere stata recepita a pieno solo dalle medie e grandi industrie. “L’impressione è quella che la maggior parte degli imprenditori non è stata correttamente informata delle opportunità dettate dal piano industry 4.0 – prosegue Maldera – anzi sono addirittura spaventati da questo programma in quanto ritengono inconsciamente di non possedere al proprio interno quelle competenze necessarie ad affrontare in maniera strutturata ed efficace un cambiamento “radicale” del proprio modo di produrre. Questo gap diventa quindi un grosso ostacolo per un fornitore di tecnologie, in quanto siamo chiamati non solo a informare ma soprattutto a formare gli imprenditori su quelli che sono i temi del programma, studiando in profondità il loro processo e proponendo quei interventi tecnologici minimi utili alla loro crescita aziendale. In Italia, ma soprattutto al Sud, il piano Industria 4.0. è ancora molto frammentato e molti comparti industriali, come l’agroalimentare ad esempio, non hanno al loro interno la grande azienda e questo limita sensibilmente il processo di innovazione. L’unica strada percorribile diventa quindi quella di assumere giovani (tecnici industriali e Ingegneri) che con la loro freschezza tecnologica possano portare nuove idee e un rinnovamento soprattutto digitale nelle micro e piccole aziende del nostro territorio. Secondo la nostra visione sono infatti i nostri giovani la principale arma che noi imprenditori abbiamo a disposizione per avviare il rinnovamento delle nostre aziende”.